ECOMUSEO DEL CARBONAIO - BANCA DELLA MEMORIA "GIUSEPPE BALDINI" - CASA DEI SAPORI
ECOMUSEO DEL CARBONAIO - BANCA DELLA MEMORIA "GIUSEPPE BALDINI" - CASA DEI SAPORI
CETICA, CASTEL SAN NICCOLÒ AREZZO
STRUTTURA COLLEGATA ALL’ECOMUSEO
ECOMUSEO DEL CARBONAIO - BANCA DELLA MEMORIA "GIUSEPPE BALDINI" - CASA DEI SAPORI
ECOMUSEO DEL CARBONAIO - BANCA DELLA MEMORIA "GIUSEPPE BALDINI" - CASA DEI SAPORI
CETICA, CASTEL SAN NICCOLÒ AREZZO
STRUTTURA COLLEGATA ALL’ECOMUSEO
- PERCHÉ VISITARLO.
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Per conoscere da vicino una comunità ancora viva ed orgogliosa delle proprie tradizioni dove ritrovare i segni e le ritualità de ”l'uomo nero” del carbone. Per capire il funzionamento della carbonaia e deliziarsi con i piatti a base della rinomata “patata rossa” e degli altri prodotti della valle preparati nella “Casa dei Sapori”.
- ARTICOLAZIONE E CARATTERISTICHE
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L'Ecomuseo del Carbonaio di Cetica nasce dalla necessità di conservare la memoria di un'attività strettamente correlata al manto boschivo ed alle sue risorse. Praticati anche in ambiti territoriali molto distanti dal Casentino, i lavori del taglio della legna e della cottura del carbone, costituirono importanti occupazioni per molte comunità montane della valle fino alla metà del XX secolo. Le particolari tecniche, trasmesse di generazione in generazione, sono ancora messe in pratica, per lo più a scopo didattico-dimostrativo, in alcuni paesi del Pratomagno come Cetica. Il complesso universo della cultura del carbonaio, della vita solitaria alla macchia, con i suoi atteggiamenti e modi di vita arcaici e quasi antagonisti al mondo civile, sono invece tramontati inesorabilmente. L'Ecomuseo del Carbonaio si propone quindi come laboratorio attivo della storia, come momento nel quale insieme allo studio e alla conservazione dei saperi, dei racconti delle esperienze di vita di ieri, si sperimenta anche un nuovo modo di interagire con la società e l'ambiente attuale.
Il museo è allestito nei locali della vecchia scuola del paese, prospiciente l'antica chiesa romanica di Sant'Angelo.
Il percorso di visita si articola in quattro sezioni:
Il mestiere del carbonaio
All'interno dell’edificio in due spazi sono proposte informazioni e suggestioni intorno al mestiere del carbonaio con pannelli didascalici e esposizioni di strumenti di lavoro.
Sala Polivalente: dalla Banca della Memoria alla comunità
Fa parte integrante del percorso anche la sala polivalente dedicata alla proiezione di audiovisivi. La sala è concepita come luogo di consultazione decentrato dell'archivio audiovisivo conservato presso il "CRED - Banca della Memoria dell'Unione dei Comuni del Casentino". Qui è possibile visionare alcuni video dedicati alla cultura materiale, alle pratiche silvopastorali e alle tradizioni popolari dell'area.
La sala ospita anche pannelli che, in seguito alla realizzazione della Mappa di comunità dell'Alta Valle del Solano raccontano le peculiarità del territorio e della comunità, dalla ripresa di particolari forme di ritualità itineranti alle storie e leggende.
PUBBLICAZIONE“La Casa dei Sapori”
Laboratorio didattico e spazio per degustazioni alla riscoperta degli antichi sapori. Pannelli illustrano i prodotti agroalimentari locali con particolare riferimento alla patata rossa di Cetica, antica cultivar recuperata e adesso tutelata dal Consorzio Patata Rossa di Cetica.
Area Verde: le capanne del carbonaio
L'itinerario prosegue nella vicina area verde dove sono stati ricostruiti a scopo didattico-dimostrativo, a cura della Pro Loco, due capanne (una “a dispensa” e una “a gesù”) e una carbonaia.
- PARTICOLARITÀ E CURIOSITÀ
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Significative espressioni artistiche ci riportano al tema del carbonaio.
All’interno della vicina chiesa di San’Angelo, nella predella del polittico Madonna con Bambino con i Santi, attribuita a Bicci di Lorenzo, nella cena del martirio di San Giovanni Evangelista si può rintracciare un’antica raffigurazione dei carbonai…prova a cercarla!
Sapevi che D’annunzio, durante il suo soggiorno in Casentino, nel 1902, nel terzo libro delle Laudi, Alcyone, ci ha lasciato un suggestivo passo dedicato a Pratomagno e alle sue carbonaie fumanti:
Cade la sera. Nasce
la luna dalla Verna
cruda, roseo nimbo
di tal ch’effonde pace
senza parola dire.
Pace hanno tutti i gioghi.
Si fa più dolce il lungo
dorso del Pratomagno
come se blandimento
d’amica man l’induca a sopor lento.
Su i pianori selvosi
ardon le carbonaie,
solenni fuochi in vista.
APPUNTAMENTI FISSI
Se il museo rappresenta lo specchio della popolazione residente, il luogo nel quale riconoscere le proprie radici e riconfermare la propria identità, le dimostrazioni didattiche, gli eventi culturali e gastronomici, sono importanti momenti di trasmissione culturale. E' attraverso lo scambio e il confronto con l'esterno che la popolazione residente ha l'occasione di confermare il proprio ruolo nella conservazione e nella tutela attiva degli antichi saperi della gente di montagna. Tra gli appuntamenti fissi: commemorazione della Battaglia di Cetica (mese di Giugno), torneo di Calcetto “Jessica Benevieri” (mese di Luglio), Festa della Patata o più comunemente chiamata Festa a Cetica (mese di Luglio), accensione della Carbonaia (agosto/settembre) e Festa del Fungo Porcino (mese di Agosto/Settembre), Festa della Castagna (mese di Novembre).
PERCORSI E ITINERARI, LUOGHI DI PREGIO CONNESSI O PROSSIMI ALLA STRUTTURA
Da segnalare in primo luogo la Chiesa di San’Angelo a Cetica ubicata proprio difronte alla sede dell’Ecomuseo, un vero e proprio scrigno di opere d’arte. Scendendo ancora a valle, in corrispondenza del nucleo abitato di “Casadoni” è ubicata la “piazza” dove annualmente viene costruita la carbonaia. A pochi passi invece, nei pressi di “Casenzi” si può visitare il ponte romanico di Sant’Angelo, oggetto di uno specifico progetto di recupero e valorizzazione. Da segnalare infine anche le chiese di San Pancrazio e Santa Maria.
INFORMAZIONI E ORARI DI APERTURA
Orari di apertura: Dal 20 Giugno al 30 Settembre. Sabato e Domenica 15:30 -18:30. Pro Loco "I tre Confini": 339/2777155 - 393/3555059 - 333/8698532 proloco@cetica.it; www.cetica.it