CASTELLO DEI CONTI GUIDI DI POPPI SPAZIO INFORMATIVO-ESPOSITIVO DELL'ECOMUSEO

CASTELLO DEI CONTI GUIDI DI POPPI

SPAZIO ESPOSITIVO E INFORMATIVO DELL’ECOMUSEO DEL CASENTINO, POPPI, AREZZO.

ANTENNA DELL’ECOMUSEO DEL CASENTINO

CASTELLO DEI CONTI GUIDI DI POPPI SPAZIO INFORMATIVO-ESPOSITIVO DELL'ECOMUSEO

CASTELLO DEI CONTI GUIDI DI POPPI

SPAZIO ESPOSITIVO E INFORMATIVO DELL’ECOMUSEO DEL CASENTINO, POPPI, AREZZO.

ANTENNA DELL’ECOMUSEO DEL CASENTINO

PERCHÉ VISITARLO

Per visitare una delle architetture più rappresentative del Casentino, riferimento visivo e culturale per tutta la Valle. Per passeggiare lungo le sale e gli antichi ballatoi, visionare i documenti ed i preziosi incunaboli della Biblioteca Rilliana, conoscere fatti e personaggi della Battaglia di Campaldino … e per fruire dello spazio mostre e recuperare informazioni su tutta la rete degli ecomusei.

ARTICOLAZIONE E CARATTERISTICHE

Il Castello dei Conti Guidi di Poppi rappresenta il principale riferimento culturale e turistico della valle del Casentino. La struttura, interamente visitabile, dalle antiche prigioni alla torre campanaria. risale al X secolo. Al Castello, cinto da mura a merlatura guelfa, si accede attraverso la Porta del Leone, realizzata nel 1477. Nella suggestiva corte interna, spiccano una grande scala quattrocentesca, ballatoi in legno con resti di pregevoli soffitti originali, una imponente colonna eccentrica di sostegno al tetto sostenuta da mensole sovrapposte e numerosi stemmi che impreziosiscono le pareti.
Dalla corte si accede alle antiche prigioni. Ai piani superiori, spicca il Salone delle Feste, coperto a capriate e con il soffitto decorato, in cui fu siglata, nel 1440, la resa dell'ultimo dei conti Guidi, Francesco, alla Repubblica Fiorentina.
Infine, di straordinaria importanza storico-artistica la Cappella dei Conti Guidi, con un ciclo di affreschi trecenteschi raffiguranti “le storie del Vangelo” attribuiti a Taddeo Gaddi, il principale allievo di Giotto.

Percorso museale “L’Inferno a Campaldino” sulla Battaglia di Campaldino

Ospitato nel piano nobile del castello, il viaggio espositivo de ”L’Inferno a Campaldino”, rende omaggio non solo alla Battaglia di Campaldino combattuta nel 1289 tra guelfi e ghibellini, a cui partecipò il giovane Dante Alighieri, ma a Firenze ed Arezzo alla metà del ’200, al territorio casentinese con i suoi castelli, alle macchine da guerra e alla prassi guerresca. L’allestimento si compone di pannelli e modellini di macchine d’assedio. Degno di nota il plastico con oltre 6400 soldatini di piombo fedeli alle parti in campo e perfettamente disposti come da dati storici.

La Biblioteca Rilliana

25.000 volumi ed opuscoli tra cui un nucleo di oltre 700 incunaboli (una delle maggiori raccolte italiane di esemplari a stampa del sec. XV) e una collezione di 800 manoscritti del secolo XI, ricchi di miniature e lettere ornate.

Centro di Documentazione di Storia Locale “Gualberto Goretti Miniati”

Il Fondo Goretti Miniati, di proprietà dell’Istituto Stensen, consta di 39 volumi rilegati manoscritti e di numerose carte sciolte riunite in 10 cartelline, in cui il padre gesuita Giovanni Goretti Miniati (Firenze, 1869 – Anagni, 1950) ha raccolto scrupolosamente informazioni sul Casentino, ricavate da bibliografia edita e da documenti di archivi pubblici e privati, spesso inediti e trascritti fedelmente. Nello specifico si possono trovare notizie dettagliate su chiese e santuari, famiglie del Casentino, castelli e feudatari, persone degne di ricordo o illustri, bibliografia casentinese e notizie varie. L’ecomuseo ha concorso alla sua valorizzazione promuovendo l’inventario dei volumi al fine di facilitare la loro consultazione e la realizzazione di due monografie dedicate alle chiese e ai castelli.

Centro informativo ed espositivo dell’Ecomuseo del Casentino

Il piano terra ospita il punto informativo centrale degli Ecomusei del Casentino: materiali informativi e pubblicazioni a cui si aggiunge uno spazio per piccole mostre temporanee.

PARTICOLARITÀ E CURIOSITÀ

In cima all’ultima rampa di scale del Castello di Poppi, il visitatore si imbatte con la cariatide raffigurante il Conte Guido di Simone da Battifolle. Costui fu signore del castello a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Fu uno dei conti Guidi di maggior rilievo, con lui il castello crebbe di dimensioni e importanza. Pare che nel 1310 fu proprio Guido da Battifolle ad ospitare per quasi un anno nel suo palazzo Dante Alighieri.
Il castello di Poppi è inoltre teatro di alcune delle più note “Le Novelle della Nonna”, fiabe fantastiche di gusto neo-gotico scritte da Emma Perodi alla fine dell’Ottocento ed ambientate in Casentino. La lettura delle novelle può rappresentare un suggestivo preludio alla visita del Casentino e del Castello di Poppi. Uno specifico Paco Letterario è stato dedicato a questa scrittrice: https://www.parchiletterari.com/parchi/emma-perodi-e-le-foreste-casentinesi-068/index.php

 

Appuntamenti fissi

APPUNTAMENTI FISSI

Numerosi eventi e mostre si alternano nel corso dell’anno. Si consiglia di visionare la pagina facebook del castello e il sito internet del comune di Poppi.

Luoghi

PERCORSI E ITINERARI, LUOGHI DI PREGIO CONNESSI O PROSSIMI ALLA STRUTTURA

Dal castello si consiglia di procedere alla visita del centro storico (Poppi si fregia per essere “Uno dei Borghi Più Belli d’Italia”) con i suoi porticati e le sue chiese. Da Poppi, infine, è possibile spostarsi in alcune località della Valle per la visita ad altri castelli. Tra gli altri segnaliamo: Il Castello di Romena, il Castello di Porciano, il Palagio Fiorentino di Stia (ricostruzione) con il “Centro Multimediale Dantesco”.

Orologio

INFORMAZIONI E ORARI DI APERTURA

Dal 1 Aprile al 30 Settembre: dal lunedì al giovedì dalle 10,00 alle 19,00 - da venerdì alla domenica dalle 10,00 alle 20,00; Dal 1 Ottobre al 1 Novembre, dal 15 marzo al 31 Marzo e dal 24 Dicembre al 6 Gennaio (Festività natalizie): tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00; Dal 2 novembre al 14 marzo: dal venerdì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00. Info e prenotazioni info@castellopoppi.it, Tel. 0575 520516 Cell. 3501974405 (anche Whatsapp)